il plank lo sai fare bene?vediamo...
Il plank È un esercizio molto efficace per rafforzare il core. consiste nel mantenere una posizione statica per un certo periodo di tempo.
E' un esercizio isometrico molto popolare, che si concentra sul rinforzo della core stability, ovvero la stabilità della parte centrale del corpo. Durante il plank, l'obiettivo è mantenere una posizione fissa per un periodo di tempo definito, lavorando principalmente sui muscoli addominali.
Si può eseguire in vari modi, ma c’è una versione che personalmente considero non funzionale...
..quella a schiena curva.
Ti spiego perchè:
Per eseguire un buon plank, è fondamentale stabilizzare correttamente il busto, mantenendo la schiena in una posizione naturale, senza alterare le sue curve fisiologiche.
La colonna vertebrale ha una curvatura naturale che deve essere preservata durante l'esercizio, evitando qualsiasi deviazione che possa causare stress o danni alla zona lombare.
La chiave per un’esecuzione efficace è la contrazione mirata dell'addome, che funge da ancoraggio per il busto, mantenendolo stabile e immobile.
La vera sfida di questo esercizio risiede proprio nella capacità di contrarre l'addome senza compromettere la posizione naturale della schiena. Infatti, durante la tenuta della posizione, bisogna evitare che la parte inferiore della schiena si arrotondi o si incurvi, in quanto questo potrebbe mettere sotto pressione i dischi intervertebrali e causare tensioni muscolari.
Il plank non è solo una questione di forza, ma di controllo e consapevolezza del proprio corpo, cercando sempre di mantenere una postura neutra e bilanciata che permetta una contrazione efficace dell’addome senza alterare l’allineamento della colonna vertebrale.
In sintesi, per una corretta esecuzione del plank, è essenziale saper mantenere il busto fermo attraverso una contrazione addominale profonda, con l’obiettivo di stabilizzare la schiena e preservare la sua curvatura naturale.
Nella mia visione dell'allenamento, considero sempre che gli esercizi non siano solo una pratica isolata, ma facciano parte di un più ampio equilibrio che coinvolge la vita quotidiana, fuori dalla palestra.
Quello che facciamo durante l'allenamento deve rispecchiare e supportare ciò che accade nel nostro corpo quando non siamo in palestra, poiché ogni aspetto della nostra vita fisica è interconnesso.
Se passiamo tutta la giornata con la schiena curva, magari seduti per molte ore davanti a un computer o tenendo posture non ottimali, ha davvero senso continuare a rinforzare quella stessa postura durante l'allenamento?
La risposta, chiaramente, è no.
L'allenamento dovrebbe invece essere un'opportunità per contrastare quelle abitudini che possono danneggiare la postura e il benessere a lungo termine.
Se la nostra colonna vertebrale è frequentemente in una posizione scorretta, l'obiettivo degli esercizi dovrebbe essere quello di correggere e rafforzare la postura in modo che, quando non siamo in palestra, il nostro corpo possa mantenere una posizione più naturale e sana.
In pratica, se il nostro corpo è abituato a una postura curvata durante il giorno, l'allenamento dovrebbe concentrarsi sul miglioramento della mobilità e della forza per ristabilire l'equilibrio, rafforzando i muscoli che sostengono la schiena in una posizione corretta.
Invece di rinforzare la postura dannosa, l'allenamento deve essere finalizzato a correggere gli squilibri, prevenire il dolore e migliorare la qualità della vita complessiva.
Ma… c’è sempre un "ma".
Arrivati a questo punto, vorrei farti una domanda: se una persona ha la schiena curva durante un esercizio, significa che sta sbagliando, vero? La risposta potrebbe sembrare ovvia, ma in realtà è molto più complessa.
La risposta è no.
E perché, ti chiederai?
Perché, in alcuni casi, quella persona potrebbe eseguire un plank che ha uno scopo preciso e mirato, diverso da quello che comunemente immaginiamo. Se la schiena è curva, potrebbe non essere un errore, ma una scelta consapevole in funzione di un obiettivo specifico.
Il punto cruciale qui è che il suo plank non è un plank tradizionale.
È un plank diverso, adattato a un esercizio sportivo particolare, che richiede una posizione e una tensione muscolare diverse.
Quello che stiamo vedendo potrebbe essere la preparazione a una performance sportiva specifica, dove il controllo della curvatura della schiena ha una funzione precisa, e non è un segnale di errore o di cattiva esecuzione.
Ogni esercizio ha un obiettivo, e in questo caso l'obiettivo è completamente diverso da quello che normalmente perseguiremmo in un plank convenzionale.
Di conseguenza, l'esecuzione cambia, adattandosi alle esigenze di quel determinato sport o movimento.
In altre parole, la postura e la tecnica possono variare in base agli scopi specifici dell'allenamento. Un plank diverso, con un obiettivo diverso, richiede una esecuzione che potrebbe sembrare controintuitiva rispetto alla forma tradizionale, ma che è perfettamente funzionale nel contesto in cui viene applicato.
Il plank è un esercizio che, pur essendo apparentemente semplice, nasconde una serie di sfumature che meritano molta attenzione.
Ogni dettaglio, dalla posizione delle mani alla gestione della respirazione, può influenzare enormemente l'efficacia dell'esercizio e il nostro benessere.
Se non prestiamo attenzione a questi aspetti, rischiamo di compromettere i benefici e persino di causare infortuni.
Le variabili sono tante: come attivare correttamente i muscoli del core, come mantenere l’allineamento della colonna vertebrale, come evitare tensioni inutili in spalle e collo, e come aumentare gradualmente la durata senza perdere tecnica.
Ogni piccolo aspetto dell'esecuzione ha un impatto sul risultato finale.
Se hai dubbi, curiosità o domande specifiche su come eseguire il plank in modo più efficace o su come adattarlo alle tue esigenze, non esitare a scrivermi! Sono qui per aiutarti a perfezionare ogni movimento e rendere il tuo allenamento più sicuro e performante.